Luis Parodi Valverde

Le sue radici familiari risalgono alla Liguria, ma Luis Parodi Valverde nacque il 12 agosto 1936 a Guayaquil. Fin da giovane dimostrò spiccate doti accademiche, completando gli studi primari ad Ambato, quelli secondari a Quito e gli studi universitari presso la Escuela Superior Politécnica del Litoral (ESPOL) nella sua città natale.
Luis Parodi

Fino alla sua morte, avvenuta il 14 aprile 2020, si è distinto come illustre ingegnere elettrico, accademico, politico e leader istituzionale, il cui impatto ha trasformato ESPOL e lasciato un segno indelebile in Ecuador.
Come studente, professore, rettore e sostenitore della pianificazione strategica, ha gettato le basi affinché ESPOL diventasse un'istituzione moderna, dinamica e orientata al futuro. Come funzionario pubblico, si è concentrato sullo sviluppo sostenibile del Paese, con una visione etica e tecnica.

Leadership e trasformazione accademica

Laureatosi con lode in ingegneria elettrica nel 1967, Parodi si distinse per le sue capacità analitiche e la sua attenzione all'uso della matematica applicata in ingegneria. La sua carriera di insegnante includeva materie fondamentali come i controlli automatici e l'algebra superiore, e guidò anche la creazione di programmi innovativi per migliorare la formazione accademica degli studenti e ridurre l'elevato tasso di abbandono, come per esempio l’Istituto di Matematica. Nel 1974 assunse la carica di rettore dell'ESPOL, diventando il primo laureato dell'istituto a dirigerlo. Gestiva programmi di cooperazione internazionale, come il LASPAU (Latin American Scholarship Program for American Universities), in collaborazione con l'Università di Harvard, nonché altri accordi con istituzioni britanniche e italiane.

Infrastrutture e nuove carriere

Parodi guidò l'ampliamento dell'offerta accademica con la creazione di programmi come ingegneria costiera e portuale, tecnologia della pesca e geotecnica. Queste iniziative rispondevano alle esigenze di sviluppo della costa ecuadoriana e consolidarono l'ESPOL come punto di riferimento nella formazione tecnica e scientifica. Sotto la sua guida, l'ESPOL rafforzò la propria infrastruttura con la costruzione di laboratori, officine e un centro informatico, il primo del suo genere in un'istituzione ecuadoriana. Promosse, inoltre, il recupero di terreni di proprietà dell'istituzione, compresi edifici strategici occupati da altre entità, assicurando risorse chiave per la sua crescita. Durante i suoi quattro anni in carica, guidò l'esecuzione del progetto BID/ESPOL 1, una pietra miliare nella modernizzazione delle infrastrutture e del corpo docente, iniziata durante il mandato del suo predecessore. Nel 1976, Parodi tornò al suo incarico di insegnante e continuò a collaborare con l'unità di pianificazione istituzionale dell'ESPOL, nonché con varie attività relative alla messa in sicurezza delle infrastrutture per il nuovo campus. Un nuovo prestito della Banca Interamericana di Sviluppo era stato proposto e garantito per costruire il campus di La Prosperina, ora denominato Gustavo Galindo Velasco, che fu finalmente inaugurato nel 1991.

Visione a lungo termine

L'amministrazione Parodi segnò l'inizio di un'era di pianificazione istituzionale presso l'ESPOL, con la creazione di un'unità specializzata che aprì la strada a un nuovo campus, che si materializzò anni dopo. La sua amministrazione diede priorità all'eccellenza accademica e all'internazionalizzazione, firmando accordi con enti britannici e italiani per formare docenti e rafforzare la ricerca scientifica.

Primi passi nella Pubblica Amministrazione

Parallelamente alla sua carriera accademica, Parodi iniziò il suo impegno nel settore pubblico come Vice Ministro delle Risorse Naturali e dell'Energia (1976-1977). In questo incarico, guidò iniziative chiave nell'elettrificazione rurale e nella gestione delle risorse idriche, presiedendo i consigli di amministrazione dell'Istituto Nazionale per l'Elettrificazione (INECEL) e dell'Istituto Nazionale di Meteorologia e Idrologia (INAMHI). Il suo mandato promosse la collaborazione tra governo e mondo accademico, rafforzando l'interazione con l'ESPOL, la sua alma mater.

Vicepresidente della Repubblica

Il suo più grande riconoscimento politico arrivò come Vicepresidente della Repubblica durante il governo di Rodrigo Borja (1988-1992). In questo ruolo, Parodi si distinse per la sua capacità di mantenere un rapporto armonioso e collaborativo con la presidenza, in un contesto politico storicamente segnato da tensioni tra le due figure. In questo periodo, si fece promotore della pianificazione statale e del decentramento, promuovendo politiche volte allo sviluppo equilibrato delle regioni del Paese. Sostenne inoltre iniziative per rafforzare l'istruzione e la ricerca scientifica, in linea con la sua visione di accademico.

Eredità duratura

L'eredità di Luis Parodi all'ESPOL è innegabile. Ha istituzionalizzato pratiche che ne hanno garantito una crescita sostenibile e hanno posizionato l'istituzione come punto di riferimento per la qualità accademica. La sua dedizione e la sua visione strategica continuano a ispirare le generazioni che ne hanno frequentato aule e uffici. Come funzionario pubblico, pur non considerandosi un politico tradizionale, Parodi si è distinto per la sua onestà, efficienza e ricerca del consenso. Il suo approccio tecnico e pragmatico alla risoluzione dei problemi nazionali ha fatto la differenza durante il suo mandato.